djgnola Admin
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| Titolo: la storia della sfinge Dom Feb 15, 2009 9:02 pm | |
| La Sfinge Ogni mattina, da millenni, vede sorgere il sole davanti a sè.E' la Sfinge di Giza, la più imponente statua in pietra mai costruita al mondo. Avvolta da un alone enigmatico, essa è il simbolo dell' Egitto, ma anche del mistero stesso. è una figura mitologica appartenente tanto alla mitologia greca quanto alla mitologia egizia. Viene raffigurata come un mostro con il corpo di leone e la testa umana (androsfinge), di falco (ieracosfinge) o di capra (criosfinge). Il suo nome deriva dal termine in greco antico Σφιγξ, che significa strangolatrice. Nella mitologia egizia la sfinge viene rappresentata come un leone disteso a terra. Alla testa viene attribuita la rappresentazione della figura del sovrano, ovvero il faraone. Fu davvero un monumento voluto da Chefren, del quale tradizionalmente le vengono attribuiti i lineamenti del volto? E' un'interpretazione del dio Harakhty (Horo all'orizzonte) come decisero, mille anni dopo la sua costruzione gli "archeologi" di allora? Quando è stata fatta la Sfinge? Testa e corpo sono della stessa epoca? Basandosi sul deterioramento del corpo, alcuni studiosi hanno attribuito alla Sfinge ben 8000 anni in più di quelli "dichiarati": l'erosione della statua non sarebbe dipesa dal vento o dalle tempeste di sabbia, ma dall'acqua piovana che avrebbe investito il millenario colosso durante il periodo postglaciale, dal 10500 a.C. Chefren sarebbe allora solo il restauratore del monumento al quale, con l'occasione, avrebbe dato la sua faccia. Questa data 10500 a.C., che fa spostare decisamente indietro le lancette della storia e presupporre l'esistenza di una civiltà evoluta molti millenni prima di quella egiziana piace ad altri ricercatori che fin dal 1979 hanno aperto un'interminabile querelle con le autorità egiziane proprio sui misteri della Sfinge. Ammesso che veramente sia stata costruita in quella data lontana, perché è stata voluta proprio li a Giza? La risposta è nel cielo. La Sfinge ha la stessa forma della costellazione del Leone: basta guardare un qualsiasi manuale di astrologia per accorgersene. Ora, nel 10500 a. C. il Sole sorgeva proprio nella costellazione del Leone così che la Sfinge - costruita con lo sguardo rivolto verso est - nel giorno dell'equinozio di primavera di quell'anno vedeva sorgere, dietro il Sole, la costellazione del Leone, cioè se stessa. C'è un mistero sotto le zampe posteriori della Sfinge? Degli studiosi chiesero dove si trovasse il punto vernale(in astronomia con questo nome si indica il primo punto d’Ariete o equinozio di primavera o punto g) nel 10550 a.C., e scoprirono che si trovava esattamente a 111,111 gradi a est rispetto alla posizione occupata nel 2500 a.C. Allora si trovava in corrispondenza della testa delle Iadi - Toro vicino alla "riva destra" della Via Lattea ; 8000 anni prima si trovava al di sotto delle zampe posteriori della costellazione del Leone. Se questo punto ha una copia terrena, potrebbe suggerire l’esistenza di un qualche segreto, mai scoperto, al di sotto delle zampe posteriori della Sfinge. Il testo del sarcofago parla di qualcosa sigillato nell’oscurità, circondato dal fuoco che contiene le emanazioni di Osiride e si trova a Rostau. Potrebbe essere che quel qualcosa di nascosto, in una camera al di sotto delle zampe posteriori della Sfinge, sia un tesoro che trasformerà la nostra conoscenza dell’antico Egitto ? Edgar Cayce predisse la scoperta della Sala delle Memorie al di sotto della Sfinge verso la fine del XX secolo e Graham Hancock e Bauval si chiesero se questa fosse stata ispezionata dal gruppo di egittologi ufficiali, gli unici a cui venga permesso di avvicinarsi alla Sfinge. "Il 30 gennaio 1929, il professor Reisner, docente di egittologia all'Università di Harvard, comunicò alle sue autorità di Harvard e di Boston, di avere trovato la tomba di Menesse (Menes, considerato il primo faraone dell'epoca storica dall'egittologia ufficiale, nda) nel Tempio del Sole, sottoposto alla colossale Sfinge di Giza". Il romano Marcellino, del quarto secolo, dichiarò: "Esistono alcune gallerie sotterranee e passaggi ricolmi di tortuosità al di sotto della Piramide nei quali, è stato detto, gli adepti di antichi riti (sapendo che il Diluvio era imminente, e impauriti che la memoria delle sacre cerimonie potesse essere obliterata), costruirono rifugi in vari luoghi, posizionando gli scritti al di fuori del terreno con grande lavoro. E pareggiarono i muri iscrivendovi caratteri geroglifici". Giamblico, scrisse un trattato su i Misteri Egizi, descrivendo le iniziazioni associate alla Sfinge. "In un posto segreto tra le zampe del monumento felino, disse, si trova una Porta di Bronzo, e la sua chiave di apertura è data da una molla nascosta. Attraverso di essa i neofiti arrivano in una stanza circolare. Da questo punto sono soggetti ad una serie di processi iniziatici per diventare a pieno titolo membri tra gli Iniziati". Su di una stele, fatta erigere da un funzionario chiamato Nezem e ora custodita al Museo del Louvre di Parigi, è chiaramente visibile una rampa di sei scalini che conduce a questa camera sotterranea. Studiosi conservatori hanno tentato di spiegare il piedistallo semplicemente come una rappresentazione del vicino Tempio della Sfinge, perché da un punto di vista nelle sue vicinanze la Sfinge sembra essere posizionata al di sopra dello stesso. Ma questa illusione ottica può essere unicamente vista dalla parte anteriore della Sfinge e non nella prospettiva disegnata. Negli anni Trenta, la sabbia intorno alla Sfinge era stata completamente rimossa, cosicché oggi sappiamo che il monumento era stato costruito su di un letto di roccia. Ma questo letto potrebbe essere il piedistallo che gli antichi artisti avevano in mente? La stanza: Questa stanza è descritta come segue: "ella città di Ani, (Eliopoli, N.d.R.), c’è un tempio chiamato la Casa di Sapti, (in riferimento a Septi, il quinto faraone della Prima Dinastia, circa 3.000 a.C.). Dentro il Tempio si trova una stanza con una biblioteca speciale dove sono contenuti i papiri degli inventari. Il muro di questa stanza è fatto di blocchi di pietra e tra questi, o dietro uno di essi, si trova una nicchia contenente una piccola scatola di selce. È all’interno di questa scatola che i sigilli ipwt, o chiavi, che aprono la Stanze Segrete di Thoth o Camera degli Archivi, sono state nascoste". Lo studioso di linguaggi antichi Zecharia Sitchin cita un inno composto durante l’Ottava Dinastia, il quale racconta di come il dio Amon accompagnò le funzioni del divino Harakhty, la Sfinge, per entrare in due caverne che sono sotto le sue zampe. Il comando di Amon venne successivamente inserito negli scritti di Thoth, il dio della Conoscenza Nascosta e dell’Iniziazione. | |
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