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 il cane un animale domestico

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djgnola
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MessaggioTitolo: il cane un animale domestico   il cane un animale domestico Icon_minitimeMar Mar 03, 2009 6:24 pm

Il cane (Canis lupus familiaris) è un mammifero onnivoro (con la domesticazione si è distinto dal suo predecessore carnivoro, il lupo, del quale rappresenta una forma neotenica e rispetto al quale ha canini meno aguzzi, intestino più lungo, ed è privo di artigli affilati).


Biologia


Il cane è estremamente variabile nelle sue caratteristiche biologiche, per via della selezione operata dalla natura (dalle zone di provenienza) e sopratutto dall'uomo (suo compagno di vita fin da ere preistoriche), in genere il peso può variare da 700gr ai 90 kg. Ha un ciclo mestruale ripetuto due volte l'anno (al contrario dei lupi che hanno 1 solo periodo d'estro) questa caratteristica è dovuta in parte all'uomo per facilitare l'allevamento e la selezione.
Il periodo di gestazione per tutte le razze è di circa 9 settimane. Vengono alla luce da 2 a 10 piccoli, a seconda della taglia dell'animale. Notevoli sono i cambiamenti apportati nel corso dei secoli dalla selezione operata dall'uomo, sia come caratteristiche fisiche (colore, peso, qualità sensoriali), che come caratteristiche sociali. Notevole importanza è stata posta nel comportamento, ad oggi tutte le razze hanno una spiccata predisposizione al comportamento giocoso e socievole, che in natura (riferendosi al suo progenitore lupo) scomparirebbero con il sopravvenire dell'età adulta, questa caratteristica si chiama neotenia.


Evoluzione

Evolutivamente, si è ritenuto (a partire dagli studi di Konrad Lorenz) che il cane potesse discendere dal lupo o dallo o da entrambi, che avrebbero dato origine a razze primitive diverse, dalle quali sarebbero derivate le molteplici forme attuali.
I più recenti studi basati sulla genetica, supportati dagli approfondimenti paleontologici, hanno portato a ritenere valido il riconoscimento del lupo grigio (Canis lupus) come progenitore del cane domestico, riconosciuto come sottospecie (Canis lupus familiaris). Ancora incerte sono le ipotesi sul processo di domesticazione. Una delle ipotesi più accreditate è quella dei coniugi Ray e Lorna Coppinger, biologi, che propongono la teoria di un "domesticamento naturale" del lupo, una selezione naturale di soggetti meno abili nella caccia, ma al contempo meno timorosi nei confronti dell'uomo, che avrebbero cominciato a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, nutrendosi dei resti dei loro pasti, ma fornendo inconsapevolmente un prezioso servizio di "sentinelle", stabilendosi in seguito nei pressi dei primi insediamenti, e dando il via ad una sorprendente coabitazione tra due specie di predatori, con reciproci vantaggi.
Alcuni di questi "cani selvatici" sarebbero poi stati avvicinati ed adottati nella comunità umana (village dogs, i "cani pariah" che si trovano ancora oggi in alcune società, cani "di tutto il villaggio", tollerati per il loro ruolo di spazzini e di predatori di piccoli nocivi), dando il via ad un perfetto esempio di coevoluzione. Quasi certamente, come dimostrato anche dagli studi di Dimitri Belayev, la naturale selezione basata sulle attitudini caratteriali al domesticamento ha provocato la comparsa di mutamenti fisici (dalla riduzione del volume cranico, all'accorciamento dei denti, ma anche la comparsa di caratteri quali le chiazze bianche sul mantello e le code arrotolate).
Nei siti archeologici più antichi, numerosi sono i ritrovamenti di resti di cani (che pure testimoniano le prime differenze dall'antenato selvatico), anche se recanti per lo più evidenti segni di macellazione. La prima testimonianza di un legame nuovo, più profondo, tra uomo e cane, lo troviamo nella cultura natufiana, risalente a 12000 anni fa, in una tomba che conserva di resti di un uomo anziano che appoggia la testa ed una mano al corpo di un cucciolo.
La prima differenziazione tra le diverse "razze" locali, è da attribuirsi alle diverse sottospecie di lupo che vennero addomesticate quasi contemporaneamente in diverse parti del mondo, in situazioni geografiche e climatiche altrettanto dissimili. Possiamo farci un'idea del loro aspetto se prendiamo in considerazione le razze "moderne" riunite nel gruppo 5 della classificazione F.C.I. Federazione Cinologica Internazionale (cani di tipo spitz e primitivo, appunto). I primi cani erano certamente lavoratori versatili, in grado di assolvere molteplici compiti, dalla guardia del villaggio all'ausilio nella caccia, dal trasporto di piccoli carichi alla conduzione delle prime mandrie della nascente pastorizia.
Successivamente, i soggetti più dotati fisicamente e/o attitudinalmente per i diversi impieghi, cominciarono ad essere selezionati dall'uomo, in modo dapprima "istintivo" (privilegiando i preferiti con una migliore alimentazione), poi con metodi sempre più efficaci. Può essere interessante osservare come le grandi variazioni morfologiche che hanno permesso al lupo di "trasformarsi" in alano, chihuahua oppure bassotto, si sono presentate nel corso dei secoli in forma involontaria, vere e proprie mutazioni spontanee che l'uomo ha saputo sfruttare e valorizzare; la struttura del levriero non era certo "progettabile" da parte di un cacciatore del deserto, ma lui ha saputo osservare come i suoi cani più validi nel raggiungere la preda fossero quelli dotati di arti lunghi e sottili, sterno carenato e coda portata in modo da bilanciarne il movimento in velocità: ecco nascere nella sua mente una sorta di "standard di razza", da ricercare nella scelta dei cani dai quali farsi accompagnare nella caccia.il cane un animale domestico 180px-Greyhound_portrait il cane un animale domestico Magnify-clip
Un levriero

Si sono talvolta sfruttate quelle che potevano apparire assurde bizzarrie genetiche, quali il nanismo acondroplasico (arti corti su corpi normali), utili in cani adibiti a seguire la selvaggina nel folto dei cespugli, o dentro le tane: ecco la comparsa delle forme "bassette" in molte razze da caccia! Molto interessante, poi, lo ricostruzione dell'evoluzione delle razze attraverso il fenomeno del pedomorfismo neotenico, la conservazione cioè nei cani adulti di alcuni tratti morfologici e caratteriali tipici di diverse fasi giovanili dello sviluppo del lupo. In base a tale teoria, si possono raccogliere le razze in 4 gruppi:

  • cani primitivi-con proporzioni della testa e struttura generale fortemente lupine, orecchie erette. Esempi: groenlandese, laika, pharaon hound, basenji, vastgotaspets
  • pedomorfi di primo grado-teste allungate, stop accentuato, orecchie semi erette. Sono segugi e cani paratori, con spiccato istinto all'inseguimento. Esempi: wolfhound, bloodhound, bracchi, collies, terrier, bassetti
  • pedomorfi di secondo grado-teste più larghe, musi più quadrati, stop marcato, orecchie pendenti, pelle più spessa. Cani giocatori con gli oggetti, buoni riportatori. Esempi: terranova, retrievers, barbet, spaniels, bichon
  • pedomorfi di terzo grado-accentuati diametri trasversali, musi corti o cortissimi, occhi frontali, orecchie piccole e cadenti, cute abbondante che forma rughe, molto predisposti all'accumulo di grassi. Cani "lottatori" (anche nella forma giocosa), fortemente territoriali e diffidenti. Esempi: mastini, cani da montagna, cani da presa, bulldog, carlino, pechinese.

Nel tempo, l'uomo ha selezionato molte diverse razze e varietà di cani, per avere un aiuto nelle sue molte attività: esistono quindi oggi razze di cani da pastore, da caccia, da guardia, da compagnia, da corsa e altre ancora.




    • Classificazione morfologica per tipologie

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      Un bulldog inglese ritratto ad una mostra canina in Polonia

  • Tipologia Braccoide

    testa di forma prismatica, con muso a facce laterali parallele, salto naso-frontale poco accentuato; orecchie grandi e piatte sulle guance; labbra superiori abbondanti che coprono il profilo inferiore della mandibola. Rappresentanti del Gruppo sono: Bracco italiano, Dalmata, Setter, Retrievers, Cocker, ecc.
  • Tipologia Lupoide


    testa a forma piramidale; orecchie erette e triangolari; muso allungato ed in rapporto di 1:1 col cranio; labbra superiori piccole e aderenti; dentatura con chiusura a forbice. Rappresentanti del Gruppo sono: Pastore tedesco, Pastore Belga, Chow Chow, Fox terrier, ecc.
  • Tipologia Molossoide


    testa rotonda, voluminosa; orecchie piuttosto piccole; muso più corto del cranio; labbra abbondanti; dentatura con chiusura a tenaglia o prognata. Rappresentanti del Gruppo sono: Mastino Napoletano, Boxer, Cane di Terranova, Bulldog inglese, Alano, Dogo Argentino, ecc.
  • Tipologia Graioide


    testa a forma di cono allungato, stretta; orecchie piccole e portate indietro; rapporti di lunghezza del muso rispetto al cranio 1:1; labbra stirate; dentatura con chiusura a forbice. Rappresentanti di questo Gruppo sono: (Levrieri) Whippet, Borzoi, Saluki, Piccolo Levriero Italiano, ecc.
  • Tipologia Bassottoide
    i soggetti Anacolimorfi.
  • Tipologia Volpinoide

    rappresentanti di questo Gruppo sono: Volpini e Piccoli Spitz.

    Cani da caccia

    il cane un animale domestico 180px-AmericanFoxhound2 il cane un animale domestico Magnify-clip
    Un American Foxhound

    Col tempo, affinandone le predisposizioni naturali, sono stati selezionati cani con caratteristiche specifiche per i differenti tipi di caccia condotti dall'uomo:
  • quelli che inseguivano le prede per poi aggredirle (cani da sangue, cani da traccia, cani da pista) sono stati selezionati per la caccia alla sèguita (alla volpe, al cinghiale, all'orso, ecc.): es. segugio, beagle, dogo, ecc.;
  • quelli che, percepito l'odore del selvatico, si fermavano a breve distanza e lo puntavano (cani da punta) sono stati usati per la ferma: es. setter, pointer, bretone, bracco, ecc.;
  • quelli dotati di un forte senso del recupero dell'animale abbattuto (cani da riporto) sono stati usati principalmente per il riporto, soprattutto nelle zone acquitrinose (es. i retrievers): es. golden retriever, terranova, labrador, ecc.;
  • quelli che naturalmente (anche grazie agli arti corti spesso dovuti a nanismo acondroplastico) erano portati a seguire la preda fin dentro la tana (cani da tana) sono stati selezionati per la caccia in tana: es. bassotto, terrier, ecc.;
  • e via dicendo.
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